Dokument-Nr. 1056
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 15. Dezember 1920

Regest
Pacelli berichtet über die Polemiken in der protestantischen Presse am 400. Jahrestag der Verbrennung der päpstlichen Bannbulle durch Luther. Er erwähnt den Artikel "Los vom Bann" in der dem Evangelischen Bund nahestehenden Zeitung "Tägliche Rundschau", in dem man vorschlägt, den 10. Dezember als Tag der Verbrennung zum neuen protestantischen Feiertag anstelle des Reformationstages zu wählen. Der Artikel übt außerdem Kritik an dem fortdauernden weltlichen Machtstreben der Päpste, der Konkordatspolitik, dem Antimodernisteneid und dem Ultramontanismus – für Pacelli ein Zeichen des andauernden Hasses gegen den Heiligen Stuhl und der Widerstände gegen die Konkordatspolitik in Deutschland.
Betreff
Attacchi dei protestanti in Germania contro il Papato
Eminenza Reverendissima,
Il 10 Dicembre i protestanti tedeschi e la stampa decisamente protestante hanno festeggiato il quarto centenario dell'atto ribelle di Lutero, il quale in quel giorno del 1520 bruciò solennemente a Wittenberg, fuori della porta dell'Elster, in presenza degli studenti e della popolazione, la Bolla pontificia, che lo scomunicava, ed il Testo del Diritto Canonico. Vogliono, anzi, che non il 31 Ottobre 1517, quando Lutero affisse le 95 tesi alla chiesa del Castello di Wittenberg, fosse il giorno di nascita della "Riforma", ma invece il 10 Dicembre 1520.
Fra gli articoli commemorativi del fatto – in verità non molto numerosi – deve specialmente essere segnalato uno apparso sulla "Tägliche Rundschau", organo dell' Evangelischer Bund , intitolato: "Abbasso la scomunica" (Los vom Bann). Esordendo dice che quello non fu un gesto dema-
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gogico, ma un atto ben "ponderato d'una coscienza maturata attraverso lunghi combattimenti" interni. – "A Lutero interessava di romperla definitivamente col sistema delle bolle di scomunica, istituzione anticristiana...; per lui si trattava, dunque, non di un affare personale, ma d'una causa sacra di diritto pubblico". Nel 1517 egli aveva conquistato al mondo la libertà dello sviluppo storico, e la sovranità dell'anima nel vagliare le esperienze interne. Il fatto del 1520 "è un atto d'importanza politica. In fatti, le bolle di scomunica dei Papi correvano, è vero, sotto il manto della religione; in realtà però esse rappresentavano un regime di terrore politico, come la Storia del mondo non conosce l'uguale... Il 10 Dicembre 1520 è, perciò, un tournant nella storia politica, perchè è l'ora di nascita del moderno diritto di autodecisione degli Stati e degli individui".
"La fiammata del rogo presso la porta dell'Elster non era che l'inizio d'una lotta contro le bramosie dominatrici di Roma, che ancor oggi non sono spente. Ancor oggi questo vecchio mondo clericale combatte, coi mezzi moderni, l'antica lotta per l'asservimento degli spiriti. Roma è anche oggi una potenza moderna <mondana>1 e politica. Ancor oggi i preti antitedeschi polacchi dell'Alta Slesia possono coprire le loro agitazioni mettendo avanti il Papa. Ancor oggi il Vaticano tenta di gettare il laccio del Concordato al collo della Germania e della Prussia. Ancor
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oggi l'ultramontanismo pubblica bolle di scomunica, quali l'imposizione del giuramento contro il modernismo, oppure facendo opposizione contro professori universitarii professanti la filosofia di Kant, come avvenne testè, quando si discusse il bilancio della pubblica istruzione. L'opera di Lutero non è ancora compiuta. Ancor oggi il motto d'ordine dev'essere: Abbasso la scomunica".
Tutto ciò prova quanto vivo ed inestinguibile odio contro la Santa Sede regni sempre nei circoli protestanti intransigenti e quanto aspre resistenze siano ancora da vincere per regolare convenientemente la situazione della Chiesa in Germania, massime per riguardo alla conclusione dei nuovi Concordati.
Nel riferire quanto sopra, come di dovere, all'Eminenza Vostra Reverendissima, m'inchino umilmente al bacio della Sacra Porpora e con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
77r, hds. oben rechts: "Acc. ric. col N. 14853 del 19 Gennaio 1921".
1Hds. durchgestrichen und eingefügt.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 15. Dezember 1920, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 1056, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/1056. Letzter Zugriff am: 29.03.2024.
Online seit 14.01.2013, letzte Änderung am 29.09.2014.