Dokument-Nr. 4028
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 28. Juli 1917

Regest
Pacelli bat Hertling am 19. Mai 1917, sich bei der Reichsregierung für eine Respektierung der Hospitalschiffe einzusetzen. Trotz mehrmaligen Nachfragen erhielt er erst am 7. Juli 1917 zur Antwort, dass sich die Kriegsparteien auf Vermittlung des spanischen Königs hierüber bereits verständigen. Da die Vermittlungstätigkeit des Heiligen Stuhls nicht erwähnt wurde, hat Pacelli sich an Staatssekretär Zimmermann gewandt, um zu erfahren, seit wann der König von Spanien in dieser Frage vermittelt und wie die Verhandlungen verliefen. Dessen Antwort ist zu entnehmen, dass die besagte Mediation bereits bis zum 10. April zurückreicht, aber noch keine Verhandlungsergebnisse vorliegen.
Betreff
Affondamento delle navi-ospedali
(con inserto)
Eminenza Reverendissima,
In ossequio agli ordini contenuti nel venerato Dispaccio dell'Eminenza Vostra Reverendissima No. 31779 in data del 19 maggio scorso, appena giunto a Monaco e presentate le Lettere credenziali, indirizzai a questo Signor Ministro degli Esteri una Nota, in cui lo pregavo vivamente a voler adoperare tutta la sua influenza ed il suo zelo presso l'Imperiale Governo Germanico, affinché questo, ispirandosi ai sentimenti di umanità e di giustizia, dei quali si onora, volesse ordinare alle sue forze navali di rispettare le navi-ospedali del nemico e troncare in tal modo la preoccupante questione delle terribili rappresaglie che ne sarebbero seguite, procurando <sarebbero derivate dall'affondamento delle navi medesime, procurando così>1 al tempo stesso un alleviamento alle molteplici pene, da cui é afflitto il Cuore paterno di Sua Santità a causa delle sofferenze prodotte dall'attuale guerra.
Nonostante le mie ripetute insistenze presso questo Ministero degli Esteri, non potei ottenere una risposta alla mia suddetta Nota se non il 7 corrente. Tale risposta, che io traduco qui dal tedesco, era del seguente tenore:
"Sua Santità il Papa, in seguito a pubblica-
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zioni apparse nella stampa, ha espresso il timore che nella questione del trattamento delle navi-ospedali nemiche si sarebbe venuti ad una gara di reciproche rappresaglie fra i belligeranti, le cui gravi conseguenze finirebbero col ricadere sopra pacifici cittadini ed innocenti prigionieri di guerra.
Queste apprensioni del Santo Padre, sorte dalla Sua profonda compassione per i popoli provati dalla guerra, non si può, <possono,>2 fortunatamente, considerare come fondate, in quanto che già, su tale questione, per mezzo di Sua Maestà il Re di Spagna è stata iniziata fra i belligeranti una mediazione che lascia sperare in una felice soluzione di questo affare.
L'altra questione, se cioè la Manica non potrebbe essere lasciata libera per le navi-ospedali, deve avere purtroppo, ora come prima, una risposta negativa, per ragioni militari. Questa <Tale>3 attitudine, del resto, non è in contraddizione colla Convenzione dell'Aja, poiché, secondo questa, da parte dei belligeranti può essere fissata alle navi-ospedali la via che devono percorrere".
Confesso a Vostra Eminenza che non rimasi punto soddisfatto della surriferita risposta, in modo speciale per-
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ché essa sembrava porre completamente in disparte l'intervento della Santa Sede, rimettendo invece tutto l'affare alla mediazione del Re di Spagna. Ignorando, però a chi spettasse la priorità della caritatevole iniziativa, credetti opportuno rivolgermi direttamente a S. E. il Signor Zimmermann, Segretario di Stato per gli Affari Esteri dell'Impero, da me conosciuto in Berlino, con preghiera di significarmi a che epoca rimontasse l'azione di S. M. Cattolica, e di comunicarmi insieme i punti principali e lo svolgimento dei relativi negoziati.
Ora il sullodato Signor Zimmermann mi ha diretto una lettera, che ho l'onore di inviare qui acclusa all'Eminenza Vostra, <tradotta>4 in italiano, insieme ai relativi allegati. Da essa risulta che la mediazione del Re di Spagna risale fino al 10 aprile scorso ed è quindi di molto anteriore all'intervento della Santa Sede, e si rileva pure con chiarezza lo stato attuale delle non ancora conchiuse trattative.
Dopo di ciò, in attesa degli ulteriori eventuali comandi, che all'Eminenza Vostra piacesse di impartirmi al riguardo, chinato al bacio della S. Porpora con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di rassegnarmi
della Eminenza Vostra Reverendissima.
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1Hds. gestrichen und eingefügt von Pacelli.
2Hds. gestrichen und eingefügt von Pacelli.
3Hds. gestrichen und eingefügt von Pacelli.
4Hds. eingefügt von Pacelli.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 28. Juli 1917, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 4028, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/4028. Letzter Zugriff am: 29.03.2024.
Online seit 24.03.2010, letzte Änderung am 29.09.2014.