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                            Dokument-Nr. 4076
                         
                        
                        
                            
Trotz allem sieht Pacelli noch Hoffnung auf einen Konkordatsabschluss. Ihm wurde von verschiedenen Seiten versichert, dass Ministerpräsident Braun, ein Sozialdemokrat, aber ein fähiger und standhafter Mann, die heikle Konkordatsfrage ein für alle Mal lösen möchte. Nach der langen Regierungskrise im Reich, die auch Auswirkungen auf Preußen hatte, empfing Braun den Nuntius am 3. Juli in Gegenwart von Staatssekretär Weismann. Er kündigte an, auf die Wiederaufnahme der Verhandlungen zu drängen, wozu sich der Nuntius unverzüglich bereit erklärte. Braun schlug vor, bereits über alle Punkt zu sprechen, noch bevor Höpker-Aschoff, auf den er den nötigen Druck ausüben wird, die Zahlen betreffend die Dotation vorlegt. Pacelli bedauerte die Einstellung des Finanzministers, stimmte dem Vorschlag Brauns jedoch zu, um den guten Willen des Heiligen Stuhls zu demonstrieren und um nicht den Eindruck zu erwecken, als wolle der Heilige Stuhl seine Zugeständnisse in kirchlichen Angelegenheiten zum Gegenstand eines Kuhhandels machen. Der Nuntius fügte hinzu, dass das Kultusministerium allerdings von verschiedenen überzogenen Forderungen Abstand nehmen müsse, die auf der alten preußischen Gesetzgebung beruhten und im 20. Jahrhundert angesichts der Weimarer Reichsverfassung einen Anachronismus darstellten. Der Ministerpräsident erwiderte, dass hinter diesen Forderungen der Wunsch stehe, dass das Konkordat eine Parlamentsmehrheit erreicht. Pacelli wiederholte, dass der Heilige Stuhl den Abschluss des Konkordats wünscht, gerade weil er den Religionsfrieden sichern, Konflikte vermeiden und eine klare Ordnung herstellen möchte. Allerdings müsse sich der Staat auf ehrliche Forderungen beschränken. Er machte deutlich, dass der Heilige Stuhl dem Ausgang der Verhandlung gelassen entgegensehe, da er im Fall eines Scheiterns einfach das gemeine Kirchenrecht anwenden und es den Katholiken überlassen würde, ihre Rechte im Parlament zu verteidigen, insbesondere mit Blick auf die finanziellen Leistungen, die letztlich auf der Säkularisation beruhen. Braun versicherte, Kultusminister Becker umgehend über ihr Gespräch zu informieren und zur Aufnahme der Gespräche aufzufordern. Am folgenden Tag kam Becker in die Nuntiatur und teilte mit, dass die Verhandlungen erst im August fortgesetzt werden könnten, da sich Ministerialdirektor Trendelenburg im Sommerurlaub befinde und er selbst wegen einer ärztlichen Behandlung Berlin verlassen müsse. Der Kultusminister schilderte den hohen Druck, dem er ausgesetzt sei, um den alten Modus der Wahl der Bischöfe durch die Domkapitel zu erhalten. Diese Forderung werde sowohl von protestantischen als auch von katholischen Kreisen ausgeübt, die ihm vorwerfen, ein wichtiges weltliches Recht Deutschlands zu opfern. Pacelli versichert, dass er Becker gegenüber weisungsgemäß deutlich machte, dass er Heilige Stuhl weitere Zugeständnisse für unmöglich hält. 
                        
                             
                        Eminenza Reverendissima,
Come l'Eminenza Vostra Reverendissima ha appreso dalla pubblica stampa, le elezioni
, che ebbero luogo in Germania il
        20 Maggio scorso, costituirono un forte ed esteso movimento verso sinistra. È cosi che
        nel nuovo Landtag prussiano su 449 deputati i socialisti
        hanno ottenuto 136 mandati (nel precedente Landtag
 ne avevano 114), i tedesco-nazionali
 82 (nel precedente
            Landtag: 110), il Centro
 71 (nel p. L.: 81), i comunisti
 56 (nel p. L.: 44), la Deutsche
            Volkspartei
 40 (nel p. L.: 45), i democratici
 21 (nel
        p. L.: 27), il partito economico del ceto medio o Wirtschaftspartei
 21 (nel p. L.: 11), i contadini
            cristiano-nazionali
 7, i tedesco-annoverani
 5 (nel
        p. L.: 6), il blocco nazionalista o Völkisch-Nationaler Block
 2,
        il partito del diritto del popolo o Volksrechtpartei
 2, i socialisti-nazionali
 6 (nel p. L.: 11). I polacchi
, che nel precedente Landtag avevano due deputati, non ne hanno
        ora più alcuno.
Le cause delle perdite subite dal Centro (perdite assai notevoli, per quanto relativamente minori di quelle sofferte
, tasse
        elevate, ecc.), della quale soprattutto la piccola borghesia e la classe agricola risentono
        le ripercussioni, ha fatto sì che una buona parte dei vecchi elettori del Centro si è
        astenuta ovvero è passata al partito economico del ceto medio (Wirtschaftspartei) od a
        quello dei contadini. Egualmente non ha votato per il Centro una considerevole parte dei
        nuovi elettori, vale a dire della gioventù cattolica, sulla quale hanno sinistramente
        influito le idee del Michel
, autore del libro "Politik aus dem Glauben"
 (cfr. Rapporto N. 36959 del 25 Febbraio 1927), il movimento
            cattolico-comunista
 di Vitus Heller
 (il cui partito
        "Christlich-Soziale Partei" ha raccolto più di 100.000 voti, tutti di cattolici, e
        quindi andati perduti per il Centro), il movimento pacifista estremo
        del Rev. P. Stratmann O.P.
 (religioso, sul quale mi permisi già di
        richiamare l'attenzione dell'Eminenza Vostra coll'ossequioso Rapporto N. 37134 del 23 Marzo 1927), uscito ufficialmente dal Centro, ecc.
        Anche la progressiva "radicalizzazione" delle masse operaie, favorita dai cattolici di
        estrema sinistra, compresi alcuni ecclesiastici, ed intorno alla quale ho avuto parimenti
        più volte occasione di riferiremostrata1 mostrata da una parte del clero; tutto ciò, anche
        prescindendo da altre cause, è già sufficiente a spiegare lo sfavorevole esito, cui detto
        partito è andato incontro nelle ultime elezioni sia per il Reichstag
 che per il Landtag prussiano.
Ora il Centro, malgrado le sue ben note deficienze, rimane pur sempre l'unico partito, sul quale si possa sicuramente contare nelle materie culturali e religiose, e quindi anche nella pendente questione del Concordato
. La grave diminuzione dei voti del Centro da 81 a 71 rende quindi pur
        troppo assai più laboriosi, ardui ed incerti i negoziati per la conclusione del Concordato
        colla Prussia. L'antica coalizione governativa
 (socialisti – Centro –
        democratici) è rimasta al potere; ma minore è in essa l'influenza del Centro, il quale così
        non ha potuto ottenere né la desiderata esclusione del Ministro delle Finanze, Dr. Höpker Aschoff
, ostile ai cattolici ed al Concordato, né la
        fissazione dei punti relativi al medesimo (cfr. Rapporto N. 39279 del 12 Aprile scorso). Inoltre
        probabil-
Malgrado ciò, non può dirsi tuttora che ogni speranza di riuscita sia perduta. Il Ministro Presidente, Dr. Braun
, socialista, ma uomo abile e fermo, intende veramente, come mi si assicura da varie
        parti, di risolvere una buona volta la spinosa questione concordataria e di giungere ad una
        soluzione. Dopo che perciò ebbe termine la lunga crisi governativa, sorta nel Reich in
        seguito alle elezioni, e nella quale era venuta a trovarsi indirettamente implicata anche la
        Prussia, egli mi ricevette la mattina del 3 corrente alla presenza del Segretario di
        Stato, Dr. Weismann
, e mi manifestò il suo proposito di
        sollecitare le trattative; al che mi dichiarai subito e ben volentieri prontissimo. Avendomi
        egli quindi richiesto che a tale scopo vengano discussi gli altri punti, anche prima che il
        Dr. Höpker Aschoff – sul quale egli si propone di esercitare la necessaria pressione –
        si induca ad indicare le cifre delle dotazioni
 (cfr. Rapporto
            N. 39175 del 28 Marzo c.a.), risposi deplorando
        l'abitudine del sunnominato Ministro; aggiunsi tuttavia che, per evitare ogni indugio e
        mostrare la buona volontà della S. Sede, ed affinché apparisca che Questa non fa
        delle
 dalla nuova Costituzione del Reich
. L'Episcopato
        ed i cattolici tedeschi – osservai pure – vedrebbero con dolore, se per mezzo del Concordato
        si imponessero nuovamente alla Chiesa delle catene, ormai definitivamente spezzate. E poiché
        il Ministro Presidente replicava che le domande in discorso erano state ispirate dal
        desiderio di render possibile l'accettazione del Concordato nel Parlamento
, ripetei quanto avevo avuto già tante volte occasione di far notare
        al Governo prussiano
, vale a dire che la S. Sede, per
        assicurare la pace religiosa, evitare conflitti e stabilire un chiaro e sicuro ordinamento
        degli affari ecclesiastici in Prussia, brama sinceramente la conclusione del Concordato, se
        tuttavia lo Stato si limiti a domande oneste; ma che, qualunque possa essere l'esito dei
        negoziati, Essa riguarda l'avvenire con perfetta calma, giacché, in caso negativo,
        applicherebbe semplicemente il jus commune
, lasciando ai cattolici la
        cura di difendere nel Parlamento i loro diritti, massime per
        ciò
. Il Dr. Braun mi promise che
        avrebbe scritto immediatamente al Ministro del Culto
 per metterlo al
        corrente del nostro colloquio ed invitarlo a riprendere con ogni sollecitudine le
        discussioni.
Nel pomeriggio del giorno seguente venne infatti a visitarmi il menzionato Ministro del Culto Dr. Becker, il quale mi disse che aveva ricevuto una lettera del Ministro Presidente nel senso suindicato; mi faceva però rilevare al tempo stesso che, trovandosi vari funzionari, compreso il Direttore Ministeriale Sig. Trendelenburg
, in congedo estivo, e dovendo egli stesso allontanarsi
        da Berlino per una cura ordinatagli dai medici, era, pur con suo dispiacere, impossibile di
        riprendere le sedute
 prima del prossimo mese di Agosto. Mi descrisse
        di nuovo la difficoltà delle trattative, ed in modo speciale alluse alle vivissime
        pressioni, che si fanno su di lui per il pieno mantenimento dell'antico modo
            di elezione dei Vescovi
 da parte dei Capitoli cattedrali, e ciò da circoli non
        solo protestanti, ma anche cattolici, venendo egli dai medesimi accusato di sacrificare
        questo importante e secolare diritto della Germania. Non ho bisogno di assicurare l'Eminenza
        Vostra che, dal canto mio, nello spiegare al Signor Ministro, secondo le istruzioni recentemente impartitemi, il punto di vista
        del-
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Dell'Eminenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico 
                        
                             
                        
                             
                        Online seit 20.01.2020, letzte Änderung am 01.02.2022. 
                    
    Dokument-Nr. 4076
Pacelli, Eugenio
 an Gasparri, Pietro
Berlin, 14. Juli 1928
                        Regest
Pacelli informiert über die Ergebnisse der preußischen Landtagswahlen, die zu einem deutlichen Linksruck führten, und über die Auswirkungen auf die Konkordatsverhandlungen, die sich daraus ergeben. Der Nuntius listet die Sitzverteilung im aktuellen im Vergleich zum letzten Landtag auf. Die Gründe für den Verlust der Zentrumspartei von zehn Mandaten, die im Vergleich zu den Verlusten der Deutschnationalen und der Demokraten noch gering sind, sind nach Pacellis Aussage vielfältig. Vor allem bewog die Unzufriedenheit mit der gegenwärtigen sozialen und finanziellen Situation, deren Auswirkungen das Kleinbürgertum und die Landwirte besonders treffen, viele ehemalige Zentrumswähler dazu, ihre Stimme der Wirtschaftspartei oder der Christlich-Nationalen Bauern- und Landvolkpartei zu geben. Außerdem gaben katholische Erstwähler ihre Stimmen häufig nicht der Zentrumspartei. Denn die katholische Jugend ist nach Einschätzung Pacellis von den linken Ideen eines Ernst Michel, von der katholisch-kommunistischen Vitus-Heller-Bewegung, deren Christlich-Soziale-Partei mehr als 100.000 Stimmen erlangte, die dem Zentrum verloren gingen, und vom extremen Pazifismus des Dominikanerpaters Stratmann beeinflusst, der das Zentrum offiziell verließ. Außerdem schreitet die Radikalisierung der Arbeitermassen voran, der sich auch einige Geistliche anschlossen und die dazu führte, dass zahlreiche katholische Arbeiter zu den Sozialdemokraten und Kommunisten überliefen, worüber Pacelli bereits Juni 1927 berichtete. Hinzu kommen neben weiteren Gründen die Zerwürfnisse innerhalb der Zentrumspartei und die Missachtung des Klerus. Nichtsdestotrotz ist die Zentrumspartei in Pacellis Augen die einzige Partei, auf die man sich in kulturellen und religiösen Fragen, worunter auch das Konkordat zählt, sicher verlassen kann. Der gravierende Rückgang der Mandate erschwert die Konkordatsverhandlungen jedoch erheblich. Die alte Koalition aus Sozialdemokraten, Zentrum und Demokraten wird fortgeführt, doch der Einfluss der Zentrumsabgeordneten ging zurück. So gelang es weder, den katholiken- und konkordatsfeindlichen liberalen Finanzminister Höpker-Aschoff aus dem Kabinett auszuschließen, noch die geplante Verpflichtung der anderen Parteien auf einzelne Punkte des Konkordats zu erreichen. Pacelli erinnert an seinen Bericht vom April des Jahres, in dem er über entsprechende Pläne informierte. Darüber hinaus wird die Koalition voraussichtlich im Herbst um die Deutsche Volkspartei erweitert werden, die den protestantischen Liberalismus vertritt, was die ohnehin schon schwierige Situation weiter verschärfen wird.Trotz allem sieht Pacelli noch Hoffnung auf einen Konkordatsabschluss. Ihm wurde von verschiedenen Seiten versichert, dass Ministerpräsident Braun, ein Sozialdemokrat, aber ein fähiger und standhafter Mann, die heikle Konkordatsfrage ein für alle Mal lösen möchte. Nach der langen Regierungskrise im Reich, die auch Auswirkungen auf Preußen hatte, empfing Braun den Nuntius am 3. Juli in Gegenwart von Staatssekretär Weismann. Er kündigte an, auf die Wiederaufnahme der Verhandlungen zu drängen, wozu sich der Nuntius unverzüglich bereit erklärte. Braun schlug vor, bereits über alle Punkt zu sprechen, noch bevor Höpker-Aschoff, auf den er den nötigen Druck ausüben wird, die Zahlen betreffend die Dotation vorlegt. Pacelli bedauerte die Einstellung des Finanzministers, stimmte dem Vorschlag Brauns jedoch zu, um den guten Willen des Heiligen Stuhls zu demonstrieren und um nicht den Eindruck zu erwecken, als wolle der Heilige Stuhl seine Zugeständnisse in kirchlichen Angelegenheiten zum Gegenstand eines Kuhhandels machen. Der Nuntius fügte hinzu, dass das Kultusministerium allerdings von verschiedenen überzogenen Forderungen Abstand nehmen müsse, die auf der alten preußischen Gesetzgebung beruhten und im 20. Jahrhundert angesichts der Weimarer Reichsverfassung einen Anachronismus darstellten. Der Ministerpräsident erwiderte, dass hinter diesen Forderungen der Wunsch stehe, dass das Konkordat eine Parlamentsmehrheit erreicht. Pacelli wiederholte, dass der Heilige Stuhl den Abschluss des Konkordats wünscht, gerade weil er den Religionsfrieden sichern, Konflikte vermeiden und eine klare Ordnung herstellen möchte. Allerdings müsse sich der Staat auf ehrliche Forderungen beschränken. Er machte deutlich, dass der Heilige Stuhl dem Ausgang der Verhandlung gelassen entgegensehe, da er im Fall eines Scheiterns einfach das gemeine Kirchenrecht anwenden und es den Katholiken überlassen würde, ihre Rechte im Parlament zu verteidigen, insbesondere mit Blick auf die finanziellen Leistungen, die letztlich auf der Säkularisation beruhen. Braun versicherte, Kultusminister Becker umgehend über ihr Gespräch zu informieren und zur Aufnahme der Gespräche aufzufordern. Am folgenden Tag kam Becker in die Nuntiatur und teilte mit, dass die Verhandlungen erst im August fortgesetzt werden könnten, da sich Ministerialdirektor Trendelenburg im Sommerurlaub befinde und er selbst wegen einer ärztlichen Behandlung Berlin verlassen müsse. Der Kultusminister schilderte den hohen Druck, dem er ausgesetzt sei, um den alten Modus der Wahl der Bischöfe durch die Domkapitel zu erhalten. Diese Forderung werde sowohl von protestantischen als auch von katholischen Kreisen ausgeübt, die ihm vorwerfen, ein wichtiges weltliches Recht Deutschlands zu opfern. Pacelli versichert, dass er Becker gegenüber weisungsgemäß deutlich machte, dass er Heilige Stuhl weitere Zugeständnisse für unmöglich hält.
Betreff
Le recenti elezioni per il Landtag prussiano e le trattative concordatarie
                        Come l'Eminenza Vostra Reverendissima ha appreso dalla pubblica stampa, le elezioni
Le cause delle perdite subite dal Centro (perdite assai notevoli, per quanto relativamente minori di quelle sofferte
46v
dai
        tedesco-nazionali e dai democratici) sono molteplici. Innanzi tutto il malcontento per
        l'attuale situazione sociale e finanziaria (riparazioni47r
all'Eminenza Vostra (cfr., ad
        esempio, i Rapporti N. 35961 del 30 Agosto 1926 e N. 37539 del 2 Giugno 1927), ha prodotto numerose defezioni
        di operai, i cui voti sono andati ad aumentare quelli dei socialisti e dei comunisti. Si
        aggiungano i recenti dissensi in seno del partito del Centro e le lotte fra i capi di esso,
        la noncuranza Ora il Centro, malgrado le sue ben note deficienze, rimane pur sempre l'unico partito, sul quale si possa sicuramente contare nelle materie culturali e religiose, e quindi anche nella pendente questione del Concordato
47v
mente nel prossimo autunno la coalizione medesima
        sarà estesa coll'entrata nel Gabinetto di Ministri della Deutsche Volkspartei,
        rappresentanti il liberalismo protestante; il che aggraverà ancor più la già non facile
        situazione.Malgrado ciò, non può dirsi tuttora che ogni speranza di riuscita sia perduta. Il Ministro Presidente, Dr. Braun
48r
sue concessioni in materie ecclesiastiche un oggetto di
            marchandage, aderivo al desiderio del Ministro Presidente. Presi però occasione
        per insistere sulla necessità che il Ministero del Culto desista da varie sue eccessive
        pretese, le quali, fondate sulla legislazione dell'antico regime, rappresentano sotto molti
        aspetti un anacronismo in pieno secolo ventesimo, massime dopo i principi
            fissati48v
che concerne le prestazioni finanziarie, basate in ultima
        analisi sulla secolarizzazioneNel pomeriggio del giorno seguente venne infatti a visitarmi il menzionato Ministro del Culto Dr. Becker, il quale mi disse che aveva ricevuto una lettera del Ministro Presidente nel senso suindicato; mi faceva però rilevare al tempo stesso che, trovandosi vari funzionari, compreso il Direttore Ministeriale Sig. Trendelenburg
49r
la S. Sede nell'argomento, non gli lasciai il
        minimo dubbio sulla assoluta impossibilità di più ampie concessioni.Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Dell'Eminenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1↑Masch. gestrichen.
                            
                        