Dokument-Nr. 4728
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 30. September 1917

Regest
Pacelli übersendet einen Bericht Erzbergers über das Vorhaben in Regierungskreisen, einen unabhängigen Staat Litauen zu gründen, der in Personalunion vom Deutschen Kaiser regiert, aber nicht Teil des Reichs sein soll. Erzberger bevorzugt dagegen einen gänzlich unabhängigen Staat mit einem katholischen deutschen Regenten. Er schlägt hierfür Herzog Wilhelm von Urach vor. Pacelli befürwortet dies, da Deutschland in den Friedensverhandlungen nicht mehr wird durchsetzen können und das litauische Volk einen treukatholischen Herrscher braucht. Das Land wird sich dann von selbst an Deutschland anlehnen.
Betreff
Progetti per la futura Costituzione della Lituania. – Il Duca Guglielmo d'Urach
Eminenza Reverendissima,
Per aderire al desiderio espressomi dal Signor Erzberger, ho l'onore di riprodurre qui appresso una lettera da lui inviatami circa la Lituania. A tal proposito mi do premura di aggiungere che il Duca d'Urach, di cui è ivi questione, è precisamente quello intorno al quale l'Eminenza Vostra Reverendissima mi ordinò di assumere notizie col venerato Suo Dispaccio N°. 43060 in data del 7 corrente, avendo un giornale italiano dato l'annunzio della sua morte. Il Signor Duca, che gode perfetta salute ed era stato messo dal Signor Erzberger al corrente del progetto della sua candidatura al futuro (?) regno di Lituania, venne alcuni giorni or sono a farmi visita e mi pregò di far giungere alla Eccma Famiglia Altieri, ed in particolare alla nipote Teodolinda duchessa di Campobello, i suoi affettuosi saluti.
La summenzionata lettera, tradotta dal tedesco, è del seguente tenore: "Mi permetto inviare a Vostra Eccellenza una
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breve memoria sulla Lituania. Nelle sfere governative esiste il proposito di fare della Lituania uno Stato più o meno indipendente, che per mezzo di un'unione personale dovrebbe essere unito al Kaiser dell'Impero germanico, ma non sarebbe ammesso nella Confederazione. I circoli militari preferirebbero di fare della Lituania una specie di colonia militare.
Io ho un modo di vedere diverso ed ho in mira un regno lituano indipendente con un principe tedesco cattolico come Re. Il candidato più adatto a ciò è il Duca Guglielmo d'Urach. Il mio punto di vista è fondato sui seguenti motivi:
1°) Nella conclusione della pace sarà assolutamente impossibile ottenere che venga accettata l'unione personale coll'Imperatore di Germania. La Germania deve e può essere contenta se viene fondato un regno Lituano del tutto indipendente. Questo regno da se stesso, nel suo sviluppo, si unirà politicamente ed economicamente alla Germania. Di ciò dà garanzia la religione cattolica de' suoi abitanti, il corso de' suoi fiumi che sboccano in Germania, ed il carattere agricolo del paese che l'eccedenza de' suoi prodotti non potrà dare alla Russia, ma
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alla Germania, e la sincera volontà della popolazione di vivere strettamente unita colla Germania. Il paese necessita però di un suo proprio Sovrano cattolico, poiché, se venisse adottata un'unione personale col Kaiser germanico, si può essere sicuri che sorgerebbero tentativi di aprire un varco al protestantesimo in Lituania.
Si ripeterà quello che è accaduto in Alsazia-Lorena. Il popolo diviene malcontento della Germania e la Germania ne è danneggiata.
2°) Solamente un proprio Sovrano può dedicarsi al paese, così come è necessario per questa terra finora così 1 abbandonata. Il candidato migliore e più adatto è il Duca Guglielmo d'Urach. Sua madre era la Principessa Florestine di Monaco: credo che sua sorella era sposata al Principe Altieri in Roma. Egli aveva per moglie la figlia del Duca Carlo Teodoro di Baviera ed ha otto figli, quattro maschi e quattro femmine. Il Duca d'Urach è un uomo straordinariamente intelligente ed un fedele sincero cattolico.
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Sarei molto obbligato a V. E. se volesse richiamare l'attenzione della Santa Sede su queste circostanze, onde la Santa Sede accolga benevolmente la candidatura del Duca d'Urach."
Dopo di ciò, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di rassegnarmi
dell'Eminenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1Hds. gestrichen von Pacelli.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 30. September 1917, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 4728, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/4728. Letzter Zugriff am: 28.03.2024.
Online seit 24.03.2010, letzte Änderung am 29.09.2014.