Dokument-Nr. 55
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
, 02. Dezember 1925

Regest
Pacelli informiert über die Landtagswahlen in Baden, bei denen die Zentrumspartei mit 28 und die Sozialdemokratische Partei mit 16 Sitzen die meisten Stimmen erhielten und nun die Landesregierung bilden. Nach namentlicher Vorstellung der Kabinettsmitglieder zitiert der Nuntius das Regierungsprogramm zu den Beziehungen zwischen Staat und Kirche. Angesichts der gegenwärtigen Notsituation will die Regierung geordnete und friedliche Verhältnisse zwischen Staat und Kirche herstellen. Sie erkennt die Bedeutung der Kirchen und der religiösen Gemeinschaften für die Stärkung der Autorität an und erklärt deren soziales Engagement als ebenso verdienstvoll wie förderungswürdig. Weiter sagt die Regierung zu, die Freiheit der Kirchen zu fördern und in Umsetzung der Reichsverfassung die freie Verwaltung der Kirchengüter gesetzlich zu regeln.
Betreff
Il nuovo Governo del Baden ed il suo programma politico-ecclesiastico
Eminenza Reverendissima,Il 26 Novembre p. p. si è formato nel Baden un nuovo Governo, come esige dopo ogni elezione del Landtag il paragrafo 39 della Costituzione di quello Stato. Dell'antico Ministero facevano parte il Centro, i democratici ed i socialisti (coalizione di Weimar). I democratici si sono invece ora ritirati, di guisa che l'attuale Gabinetto risulta composto dai soli partiti del Centro e della socialdemocrazia, i più forti numericamente nel Landtag eletto il 25 Ottobre scorso, contando il primo (ossia il Centro) 28 ed il secondo (la socialdemocrazia) 16 rappresentanti sopra un totale di 72 deputati.
Il nuovo Gabinetto è così costituito:
Trunk (Centro) = Presidente di Stato e Ministro della Giustizia.
Remmele (socialista) = Ministro dell'Interno e dell'Istruzione, Vice-Presidente di Stato.
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Dr. Köhler (Centro) = Ministro delle Finanze.
Consiglieri di Stato (= Ministri senza portafoglio):
Weisshaupt (Centro)
Marum (Socialista)
Maier = Heidelberg (Socialista).
Il Presidente Trunk ha esposto ieri l'altro, 30 Novembre, dinanzi al Landtag il programma del Governo. Sui rapporti fra Chiesa e Stato egli si è espresso nei seguenti termini:
"Fra Stato e Chiesa deve regnare non uno stato di lotta, ma piuttosto una pace ben ordinata, che crea autorità e ad ambedue facilita l'adempimento dei loro compiti. Ciò esige particolarmente l'ora presente coi suoi gravi bisogni materiali e spirituali e coi quasi ancor più grandi pericoli morali. Il Governo vuol cercare di ottenere tal fine. Esso riconosce da parte sua la grande importanza delle Chiese e delle società religiose per il consolidamento dell'autorità. I loro scopi e la loro efficace attività nel campo sociale e nelle opere della carità e della beneficenza meritano piena considerazione ed il maggior possibile incoraggiamento da parte dello Stato. Il Governo vuol promuovere la libertà delle Chiese. In esecuzione della Costituzione del Reich esso vuol dare nel progetto di legge sui beni
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ecclesiastici, che verrà presentato al Parlamento, ad ogni società religiosa nel campo dell'amministrazione del patrimonio la libertà ed eguaglianza sancita dall'anzidetta Costituzione del Reich nei limiti del diritto Vigente per tutti."
Chinato umilmente al bacio della S. Porpora, con sensi di profondissimo ossequio ho l'onore di confermarmi
Dell'Eminenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
Dieses Schreiben war dem Brief Pacellis an Pizzardo vom 2. Dezember 1925 (Dokument Nr. 2047) als Anlage beigefügt.
1Protokollnummer rekonstruiert aus Entwurf.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 02. Dezember 1925, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 55, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/55. Letzter Zugriff am: 28.03.2024.
Online seit 24.06.2016, letzte Änderung am 26.06.2019.