TEI-P5
                        
                            Dokument-Nr. 14710
                         
                        
                        
                             
                        
                             
                        Eminenza Reverendissima,
Insieme airelativiAllegati, che compio il dovere di restituire qui acclusi, mi pervenne regolarmente il venerato Dispaccio dell'Eminenza Vostra Reverendissima N. 5774/29 in data dell'11 Novembre u. s.
La ristrettezza del tempo e le straordinarie occupazioni, cui ho dovuto attendere in seguito al mio richiamo da questa Nunziatura, mi hanno pur troppo impedito di trattare la questione propostami dall'Eminenza Vostra come avrei desiderato. Dovrò quindi limitarmi alle seguenti osservazioni:
1º) non sembra possa affermarsi che dopo la Lettera di cotesta S. Congregazione
 di cotesta S. Congregazione in data
        5 Giugno 1929 al Revmo Mons. Vescovo di Lilla
 in data
        5 Giugno 1929 al Revmo Mons. Vescovo di Lilla siano sorte nuove confusioni in Germania. Tutti
        hanno compreso i seguenti tre punti della Lettera medesima, e cioè a) che nelle
        presenti condizioni economiche si riconosce il diritto degli operai di difendere i loro
        interessi per mezzo dei sindacati; b) che si richiedono per gli operai cattolici in via
        normale sindacati
        cattolici
 siano sorte nuove confusioni in Germania. Tutti
        hanno compreso i seguenti tre punti della Lettera medesima, e cioè a) che nelle
        presenti condizioni economiche si riconosce il diritto degli operai di difendere i loro
        interessi per mezzo dei sindacati; b) che si richiedono per gli operai cattolici in via
        normale sindacati
        cattolici ;
;
Occorre tuttavia riconoscere che (come suole accadere in simili casi) l'uno o l'altro giornale delle cosiddette Christliche Gewerkschaften ha in realtà abusato della Lettera della S. Congregazione, quasi avesse pienamente approvato i sindacati tedeschi interconfessionali.
2º) Tuttavia, allorché il sac. Beyer insinua che l'indirizzo umiliato al Santo
            Padre
 insinua che l'indirizzo umiliato al Santo
            Padre dalle associazioni operaie cattoliche tende a promuovere nello stesso tempo
        la causa dei sindacati interconfessionali, ciò non corrisponde a verità. Le associazioni
        operaie cattoliche hanno cercato di mettere nel loro indirizzo al Santo Padre i punti
        fondamentali di un programma sociale cattolico sulla base dell'Enciclica
            "Rerum novarum"
 dalle associazioni operaie cattoliche tende a promuovere nello stesso tempo
        la causa dei sindacati interconfessionali, ciò non corrisponde a verità. Le associazioni
        operaie cattoliche hanno cercato di mettere nel loro indirizzo al Santo Padre i punti
        fondamentali di un programma sociale cattolico sulla base dell'Enciclica
            "Rerum novarum" e della presente situazione europea.
 e della presente situazione europea.
Vi è anzi una certa tensione tra i sindacati cosiddetti cristiani e le associazioni operaie cattoliche. Fin dal primo momento, in cui furono fondati i detti sindacati, si stabilì a) che tutti i membri cattolici dei sindacati (vale a dire la loro parte assolutamente predominante) dovessero nello stesso tempo essere membri delle associazioni operaie cattoliche; b) che lo scopo dei sindacati fosse di regolare la situa- lasciano sperare che l'avvenire non porterà seco un rafforzamento
        dell'elemento interconfessionale dei sindacati, ma piuttosto il contrario.
 lasciano sperare che l'avvenire non porterà seco un rafforzamento
        dell'elemento interconfessionale dei sindacati, ma piuttosto il contrario.
3º) Le espressioni usate nella conferenza di Zurigo del 1908 e nel
        cosiddetto processo dei sindacati cristiani
 del 1908 e nel
        cosiddetto processo dei sindacati cristiani (Gewerkschaftsprozeß) sono certamente molto deplorevoli. Si tratta però di
        avvenimenti ormai ben lontani
            (Gewerkschaftsprozeß) sono certamente molto deplorevoli. Si tratta però di
        avvenimenti ormai ben lontani ed anteriori anche <e, per ciò che riguarda la
        conferenza di Zurigo, anteriori>2 all'Enciclica "Singulari quadam" del S. P. Pio X
 del S. P. Pio X .
.
Il processo dei sindacati ha del resto dimostrato la difficoltà fondamentale dei sindacati interconfessionali. Da una parte, infatti, le questioni economiche sono anch'esse, in quanto toccano le leggi morali, sottoposte al supremo giudizio della Chiesa; dall'altra, invece, i sindacati interconfessionali sfuggono, come tali, all'Autorità ecclesiastica. In questo senso sembrano doversi intendere le parole citate a p. 9 del Sacerdote ed ex-Ministro Dr. Brauns .
.
4º) Praticamente i sindacati interconfessionali, come le associazioni operaie cattoliche, non sono stati in opposi-
In confronto degli altri sindacati tedeschi i sindacati interconfessionali sono stati nello scorso decennio l'organizzazione operaia relativamente più moderata e ragionevole. Se alcuni grandi industriali hanno talvolta preferito di trattare coi sindacati liberi (socialisti), la causa principale deve ricercarsi non nelle idee estreme dei sindacati
        cosiddetti cristiani, ma nel liberalismo e nello spirito massonico
        (socialisti), la causa principale deve ricercarsi non nelle idee estreme dei sindacati
        cosiddetti cristiani, ma nel liberalismo e nello spirito massonico di
        quegli industriali, ai quali anche i sindacati interconfessionali sembravano ancora troppo
            cattolici.
 di
        quegli industriali, ai quali anche i sindacati interconfessionali sembravano ancora troppo
            cattolici.
I socialisti stessi confessano apertamente che l'attività sociale del Centro, delle Christliche Gewerkschaften e delle associazioni operaie cattoliche costituiscono il loro vero nemico ed il più grave impedimento alla loro propaganda, massime ora che, dopo il Congresso del Centro in Colonia nell'Agosto 1928 e la elezione del Revmo Mons. Kaas
 nell'Agosto 1928 e la elezione del Revmo Mons. Kaas a Capo del Partito, alla rinforzata attività sociale dei
        cattolici si unisce un orientamento verso idee più conservatrici.
 a Capo del Partito, alla rinforzata attività sociale dei
        cattolici si unisce un orientamento verso idee più conservatrici.
4º) [sic] Non è giusto di dar la colpa delle perdite del partito del Centro nelle elezioni per il Reichstag
 per il Reichstag del 20 Maggio 1928 ai
        sindacati cosiddetti cristiani. Si ebbero allora perdite del Centro in tutte le classi della
        popolazione cattolica, anche e principalmente nel ceto medio; ed anzi nelle regioni, ove
        prima dominava l'organizzazione degli operai cattolici con sede in Berlino, le perdite a
        vantaggio del socialismo
 del 20 Maggio 1928 ai
        sindacati cosiddetti cristiani. Si ebbero allora perdite del Centro in tutte le classi della
        popolazione cattolica, anche e principalmente nel ceto medio; ed anzi nelle regioni, ove
        prima dominava l'organizzazione degli operai cattolici con sede in Berlino, le perdite a
        vantaggio del socialismo riuscirono ancora maggiori. Le cause delle
        medesime furono principalmente l'universale malcontento, che spinse allora le masse verso i
        partiti estremi, e la sfiducia che produssero negli elettori cattolici le lotte fra i capi
        del Centro. Ora anche a queste lotte il menzionato Congresso di Colonia ha messo, almeno
            per
 riuscirono ancora maggiori. Le cause delle
        medesime furono principalmente l'universale malcontento, che spinse allora le masse verso i
        partiti estremi, e la sfiducia che produssero negli elettori cattolici le lotte fra i capi
        del Centro. Ora anche a queste lotte il menzionato Congresso di Colonia ha messo, almeno
            per del 17 Novembre p. p., nelle quali il Centro
 del 17 Novembre p. p., nelle quali il Centro ha riguadagnato relativamente più di tutti gli altri antichi
        partiti, hanno dimostrato che quelle perdite erano piuttosto un fenomeno
        passeggero.
 ha riguadagnato relativamente più di tutti gli altri antichi
        partiti, hanno dimostrato che quelle perdite erano piuttosto un fenomeno
        passeggero.
5º) Il Signor Joos , di cui si parla a
        p. 15 dell'Esposto, è uno dei promotori delle associazioni operaie cattoliche e non
        favorisce molto i sindacati interconfessionali.
, di cui si parla a
        p. 15 dell'Esposto, è uno dei promotori delle associazioni operaie cattoliche e non
        favorisce molto i sindacati interconfessionali.
Circa il defunto Sac. Dr. Sonnenschein l'umile sottoscritto riferì già alla Suprema
            S. Congregazione del S. Ufficio
 l'umile sottoscritto riferì già alla Suprema
            S. Congregazione del S. Ufficio col Rapporto N. 40391 del 19 Novembre 1928.
 col Rapporto N. 40391 del 19 Novembre 1928.
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico 
                        
                             
                        
                             
                        
                    
    Dokument-Nr. 14710
Pacelli, Eugenio an Sbarretti, Donato Raffaele
 an Sbarretti, Donato Raffaele
Berlin, 11. Dezember 1929
                        Regest
Pacelli sendet dem Präfekten der Konzilskongregation Sbarretti ein Schreiben nebst Anlagen des Berliner Pfarrers und Generalassistenten des Verbands katholischer Vereine erwerbstätiger Frauen und Mädchen Beyer zum Schreiben der Konzilskongregation an den Bischof von Lille Liénart zu den Beziehungen zwischen Arbeitgebern und Arbeitnehmern zurück. Der Nuntius weist darauf hin, dass ihn die Abberufung von der Berliner Nuntiatur davon abhielten, die Angelegenheit mit der notwendigen Ausführlichkeit zu bearbeiten. Pacelli hält die Äußerung Beyers, nach dem Schreiben der Kongregation an Liénart sei es in Deutschland zu Verwirrungen gekommen, für übertrieben. Die drei Punkte des Schreibens seien verstanden worden: Der Heilige Stuhl erkennt das Recht der Arbeiter auf Organisation in Gewerkschaften an, für katholische Arbeiter sind katholische Gewerkschaften erforderlich und in schwerwiegenden Ausnahmefällen toleriert der Heilige Stuhl interkonfessionelle Gewerkschaften als kleineres Übel. Der Nuntius räumt ein, dass einige Zeitungen der Christlichen Gewerkschaften das Schreiben absichtlich dahingehend missdeuteten, als billige der Heilige Stuhl interkonfessionelle Gewerkschaften vollständig. Wenn Beyer allerdings unterstellt, dass das Schreiben der katholischen Arbeiterverbänden an den Papst die Sache der interkonfessionellen Gewerkschaften fördert, so entspricht dies nach Pacellis Auffassung nicht der Wahrheit. Schließlich versuchten die Arbeiterverbände darin, die grundlegenden Punkte eines katholischen Sozialprogramms auf der Grundlage der Enzyklika Rerum Novarum aufzunehmen. Der Nuntius verweist auf die grundsätzlichen Spannungen zwischen den katholischen und den interkonfessionellen Christlichen Gewerkschaften. Von Beginn an mussten alle katholischen Mitglieder der Christlichen Gewerkschaften gleichzeitig Mitglied eines katholischen Arbeitervereins sein. Der Zweck der Christlichen Gewerkschaften liegt ausschließlich auf wirtschaftlichem Gebiet, der der katholischen Arbeitervereine in der Förderung des kulturellen und religiösen Lebens. Wenngleich sich mittlerweile auch die Christlichen Gewerkschaften für das kulturelle Leben einsetzen, gibt Pacelli der Hoffnung Ausdruck, dass das interkonfessionelle Element in Zukunft eher geschwächt als gestärkt wird. Auch wenn der Nuntius die Ausdrücke der Züricher Konferenz von 1908 für bedauerlich hält, so liegen diese doch deutlich vor der Enzyklika "Singulari quadam" Pius' X. Der Gewerkschaftsprozess zeigte in den Augen Pacellis die Schwierigkeiten der Christlichen Gewerkschaften auf. Einerseits unterstehen die wirtschaftlichen Fragen, da sie moralische Fragen betreffen, dem obersten Urteil der Kirche, andererseits entziehen sich die Christlichen Gewerkschaften der kirchlichen Autorität. Nach Pacellis Einschätzung stehen weder die interkonfessionellen Gewerkschaften noch die katholischen Arbeitervereine im Widerspruch zu den Maximen der Enzyklika Rerum Novarum. Der Vorwurf Beyers, sie würden den Sozialismus begünstigen, entbehrt seiner Meinung nach jedweder Grundlage. Einzelne dahingehende Äußerungen führt der Nuntius auf die schlechte wirtschaftliche Lage der letzten Jahre zurück. Beide Organisationen trugen durch ihr soziales Engagement dazu bei, den massenhaften Verlust katholischer Arbeiter ins sozialistische oder gar kommunistische Lager zu verhindern. In Pacellis Augen verhielten sich die Christlichen Gewerkschaften im Vergleich zu anderen deutschen Gewerkschaften in den letzten Jahren gemäßigt. Den Großindustriellen, die nicht mit den Christlichen Gewerkschaften verhandeln wollten, weil sie ihnen zu katholisch sind, wirft Pacellis Liberalismus und Freimaurertum vor. Der Nuntius widerspricht Beyer, dass der Streik der grundlegende Punkt der Christlichen Gewerkschaften sei, denn tatsächlich ist er auch für sie nur das letzte Mittel, um ihre Rechte zu verteidigen. Pacelli weist darauf hin, dass die Sozialisten selbst zugeben, dass die soziale Tätigkeit der Zentrumspartei, der Christlichen Gewerkschaften und der katholischen Arbeitervereine ihr eigentlicher Feind sei, der das schwerwiegendste Hindernis für ihre Propaganda darstelle. Der Nuntius bezeichnet es nicht als richtig, die Verluste der Zentrumspartei bei den Reichstagswahlen im Mai 1928 den Christlichen Gewerkschaften anzulasten. Denn das Zentrum verzeichnete in allen Schichten der katholischen Bevölkerung Verluste, vor allem im Mittelstand. In den Regionen, in denen zuvor die katholische Arbeiterorganisationen Sitz Berlin dominierte, waren die Verluste sogar deutlich größer. Als Ursachen nennt Pacelli die allgemeine Unzufriedenheit sowie die Kämpfe zwischen den Führern der Zentrumspartei. Durch die Wahl von Ludwig Kaas zum Parteivorsitzenden sind diese mittlerweile beigelegt und der Nuntius interpretiert die Gewinne für die Zentrumspartei bei der Kommunalwahl im November 1928 dahingehend, dass die Verluste nur eine vorübergehende Erscheinung waren. Den Zentrumsabgeordneten Joos nennt Pacelli einen Förderer der katholischen Arbeitnehmerverbände, der nicht viel von interkonfessionellen Gewerkschaften hält. Bezüglich des verstorbenen Berliner Pfarrers Sonnenschein verweist der Nuntius auf seinen Bericht vom November 1928 an das Heilige Offizium.Betreff
Sull'Esposto del Sac. M. Beyer intorno ai sindacati operai
        interconfessionali
                        Insieme airelativiAllegati, che compio il dovere di restituire qui acclusi, mi pervenne regolarmente il venerato Dispaccio dell'Eminenza Vostra Reverendissima N. 5774/29 in data dell'11 Novembre u. s.
La ristrettezza del tempo e le straordinarie occupazioni, cui ho dovuto attendere in seguito al mio richiamo da questa Nunziatura, mi hanno pur troppo impedito di trattare la questione propostami dall'Eminenza Vostra come avrei desiderato. Dovrò quindi limitarmi alle seguenti osservazioni:
1º) non sembra possa affermarsi che dopo la Lettera
 di cotesta S. Congregazione
 di cotesta S. Congregazione in data
        5 Giugno 1929 al Revmo Mons. Vescovo di Lilla
 in data
        5 Giugno 1929 al Revmo Mons. Vescovo di Lilla siano sorte nuove confusioni in Germania. Tutti
        hanno compreso i seguenti tre punti della Lettera medesima, e cioè a) che nelle
        presenti condizioni economiche si riconosce il diritto degli operai di difendere i loro
        interessi per mezzo dei sindacati; b) che si richiedono per gli operai cattolici in via
        normale sindacati
        cattolici
 siano sorte nuove confusioni in Germania. Tutti
        hanno compreso i seguenti tre punti della Lettera medesima, e cioè a) che nelle
        presenti condizioni economiche si riconosce il diritto degli operai di difendere i loro
        interessi per mezzo dei sindacati; b) che si richiedono per gli operai cattolici in via
        normale sindacati
        cattolici ;
;[1v]
c) che si tollerano in casi
        eccezionali sindacati interconfessionali, per gravi ragioni, come un minus
        malum.Occorre tuttavia riconoscere che (come suole accadere in simili casi) l'uno o l'altro giornale delle cosiddette Christliche Gewerkschaften ha in realtà abusato della Lettera della S. Congregazione, quasi avesse pienamente approvato i sindacati tedeschi interconfessionali.
2º) Tuttavia, allorché il sac. Beyer
 insinua che l'indirizzo umiliato al Santo
            Padre
 insinua che l'indirizzo umiliato al Santo
            Padre dalle associazioni operaie cattoliche tende a promuovere nello stesso tempo
        la causa dei sindacati interconfessionali, ciò non corrisponde a verità. Le associazioni
        operaie cattoliche hanno cercato di mettere nel loro indirizzo al Santo Padre i punti
        fondamentali di un programma sociale cattolico sulla base dell'Enciclica
            "Rerum novarum"
 dalle associazioni operaie cattoliche tende a promuovere nello stesso tempo
        la causa dei sindacati interconfessionali, ciò non corrisponde a verità. Le associazioni
        operaie cattoliche hanno cercato di mettere nel loro indirizzo al Santo Padre i punti
        fondamentali di un programma sociale cattolico sulla base dell'Enciclica
            "Rerum novarum" e della presente situazione europea.
 e della presente situazione europea.Vi è anzi una certa tensione tra i sindacati cosiddetti cristiani e le associazioni operaie cattoliche. Fin dal primo momento, in cui furono fondati i detti sindacati, si stabilì a) che tutti i membri cattolici dei sindacati (vale a dire la loro parte assolutamente predominante) dovessero nello stesso tempo essere membri delle associazioni operaie cattoliche; b) che lo scopo dei sindacati fosse di regolare la situa-
[2r]
zione economica degli operai, mentre quello delle
        associazioni operaie cattoliche doveva essere di promuovere la loro vita culturale e
        religiosa. Siccome ora i sindacati in discorso si occupano anche di problemi culturali, le
        associazioni operaie cattoliche si sentono danneggiate. D'altra parte le correnti
        attualmente dominanti fra gli operai cattolici e nel partito del
            Centro lasciano sperare che l'avvenire non porterà seco un rafforzamento
        dell'elemento interconfessionale dei sindacati, ma piuttosto il contrario.
 lasciano sperare che l'avvenire non porterà seco un rafforzamento
        dell'elemento interconfessionale dei sindacati, ma piuttosto il contrario.3º) Le espressioni usate nella conferenza di Zurigo
 del 1908 e nel
        cosiddetto processo dei sindacati cristiani
 del 1908 e nel
        cosiddetto processo dei sindacati cristiani (Gewerkschaftsprozeß) sono certamente molto deplorevoli. Si tratta però di
        avvenimenti ormai ben lontani
            (Gewerkschaftsprozeß) sono certamente molto deplorevoli. Si tratta però di
        avvenimenti ormai ben lontani  del S. P. Pio X
 del S. P. Pio X .
.Il processo dei sindacati ha del resto dimostrato la difficoltà fondamentale dei sindacati interconfessionali. Da una parte, infatti, le questioni economiche sono anch'esse, in quanto toccano le leggi morali, sottoposte al supremo giudizio della Chiesa; dall'altra, invece, i sindacati interconfessionali sfuggono, come tali, all'Autorità ecclesiastica. In questo senso sembrano doversi intendere le parole citate a p. 9 del Sacerdote ed ex-Ministro Dr. Brauns
 .
.4º) Praticamente i sindacati interconfessionali, come le associazioni operaie cattoliche, non sono stati in opposi-
2v
zione colle massime
        dell'Enciclica "Rerum novarum". L'accusa diretta contro di essi dal Sac. Beyer di aver
        favorito il generale e per principio il socialismo è priva di fondamento. Senza dubbio si
        sono dovuti in alcuni casi isolati deplorare espressioni false od inopportune. Ma esse non
        sono mancate nemmeno nelle organizzazioni puramente cattoliche, e la ragione della loro
        relativa frequenza è stata piuttosto la condizione economica straordinariamente difficile
        degli anni scorsi. Del resto i sindacati interconfessionali, come le associazioni operaie
        cattoliche, hanno colla loro attività sociale (attività, tuttavia, che alcune volte, come
        nel problema delle assicurazioni sociali, ha sorpassato i dovuti limiti) contribuito ad
        impedire la perdita di masse di operai cattolici, i quali altrimenti si sarebbero lasciati
        sedurre a passare nel campo socialista od anche comunista.In confronto degli altri sindacati tedeschi i sindacati interconfessionali sono stati nello scorso decennio l'organizzazione operaia relativamente più moderata e ragionevole. Se alcuni grandi industriali hanno talvolta preferito di trattare coi sindacati liberi
 (socialisti), la causa principale deve ricercarsi non nelle idee estreme dei sindacati
        cosiddetti cristiani, ma nel liberalismo e nello spirito massonico
        (socialisti), la causa principale deve ricercarsi non nelle idee estreme dei sindacati
        cosiddetti cristiani, ma nel liberalismo e nello spirito massonico di
        quegli industriali, ai quali anche i sindacati interconfessionali sembravano ancora troppo
            cattolici.
 di
        quegli industriali, ai quali anche i sindacati interconfessionali sembravano ancora troppo
            cattolici.[3r]
Non è neppur vero che lo sciopero sia il
        punto fondamentale nel programma dei sindacati in questione. Anche per essi è soltanto il
        mezzo estremo per difendere i diritti degli operai.I socialisti stessi confessano apertamente che l'attività sociale del Centro, delle Christliche Gewerkschaften e delle associazioni operaie cattoliche costituiscono il loro vero nemico ed il più grave impedimento alla loro propaganda, massime ora che, dopo il Congresso del Centro in Colonia
 nell'Agosto 1928 e la elezione del Revmo Mons. Kaas
 nell'Agosto 1928 e la elezione del Revmo Mons. Kaas a Capo del Partito, alla rinforzata attività sociale dei
        cattolici si unisce un orientamento verso idee più conservatrici.
 a Capo del Partito, alla rinforzata attività sociale dei
        cattolici si unisce un orientamento verso idee più conservatrici.4º) [sic] Non è giusto di dar la colpa delle perdite del partito del Centro nelle elezioni
 per il Reichstag
 per il Reichstag del 20 Maggio 1928 ai
        sindacati cosiddetti cristiani. Si ebbero allora perdite del Centro in tutte le classi della
        popolazione cattolica, anche e principalmente nel ceto medio; ed anzi nelle regioni, ove
        prima dominava l'organizzazione degli operai cattolici con sede in Berlino, le perdite a
        vantaggio del socialismo
 del 20 Maggio 1928 ai
        sindacati cosiddetti cristiani. Si ebbero allora perdite del Centro in tutte le classi della
        popolazione cattolica, anche e principalmente nel ceto medio; ed anzi nelle regioni, ove
        prima dominava l'organizzazione degli operai cattolici con sede in Berlino, le perdite a
        vantaggio del socialismo riuscirono ancora maggiori. Le cause delle
        medesime furono principalmente l'universale malcontento, che spinse allora le masse verso i
        partiti estremi, e la sfiducia che produssero negli elettori cattolici le lotte fra i capi
        del Centro. Ora anche a queste lotte il menzionato Congresso di Colonia ha messo, almeno
            per
 riuscirono ancora maggiori. Le cause delle
        medesime furono principalmente l'universale malcontento, che spinse allora le masse verso i
        partiti estremi, e la sfiducia che produssero negli elettori cattolici le lotte fra i capi
        del Centro. Ora anche a queste lotte il menzionato Congresso di Colonia ha messo, almeno
            per[3v]
ora, fine, e le elezioni
            amministrative del 17 Novembre p. p., nelle quali il Centro
 del 17 Novembre p. p., nelle quali il Centro ha riguadagnato relativamente più di tutti gli altri antichi
        partiti, hanno dimostrato che quelle perdite erano piuttosto un fenomeno
        passeggero.
 ha riguadagnato relativamente più di tutti gli altri antichi
        partiti, hanno dimostrato che quelle perdite erano piuttosto un fenomeno
        passeggero.5º) Il Signor Joos
 , di cui si parla a
        p. 15 dell'Esposto, è uno dei promotori delle associazioni operaie cattoliche e non
        favorisce molto i sindacati interconfessionali.
, di cui si parla a
        p. 15 dell'Esposto, è uno dei promotori delle associazioni operaie cattoliche e non
        favorisce molto i sindacati interconfessionali.Circa il defunto Sac. Dr. Sonnenschein
 l'umile sottoscritto riferì già alla Suprema
            S. Congregazione del S. Ufficio
 l'umile sottoscritto riferì già alla Suprema
            S. Congregazione del S. Ufficio col Rapporto N. 40391 del 19 Novembre 1928.
 col Rapporto N. 40391 del 19 Novembre 1928.Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1↑Seitenzählung eingefügt von den Editoren.
                            
                            2↑Hds. von Pacelli gestrichen und
            hinzugefügt.
                            
                        